Buongiorno!
Qualche tempo fa, presa dalla nostalgia e dai ricordi, andai
a frugare nella scatola dove ho riposto le cose che hanno un certo
valore affettivo, oggetti con un significato
molto importante, almeno per me. Si tratta di piccole cose appartenute ai miei genitori e che
conservo gelosamente in un cassetto. Come dicevo, frugando con un po’ di
tristezza nel cuore, ho trovato un sacchetto e, aprendolo, ho riscoperto cose che a molti possono sembrare
incomprensibili ma, ripensando alla persona che ha custodito quegli oggetti e
il perché, se ne scopre l’importante significato. Ricordo ancora quando mia
madre, riponendo quelle apparentemente inutili cose, alla nostra domanda: “Ma che ci devi fare?” Rispondeva: “Non si sa
mai, possono sempre servire"… Ora, ripensando
a quei momenti, non posso fare a meno di
sorridere. Ad esempio, in quel sacchetto,
ho ritrovato piccoli brandelli di elastici di quelli usati per le vecchie
lingerie, pezzi di nastrini anche un po’ sciupati recuperati da vecchie bomboniere, vecchi santini di carta stropicciati, monconi
ormai scheggiati di vecchie candeline, usate sicuramente per festeggiare uno
dei nostri tanti, memorabili compleanni, pagine di riviste lise e ingiallite con
ricette di cucina e bottoni, tanti bottoni…
E così nasce la
voglia di riciclare, riutilizzare e riportare a nuova vita oggetti
all'apparenza inutili o dimenticati. Ad esempio,
sapevate che da un vecchio ed ormai abbandonato manico di scopa si possono
realizzare dei bellissimi ed originali bottoni in legno? Beh, se devo essere sincera, questa non è un’idea
nata da me, ma l’ho messa in pratica e questo è il risultato.
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Con un
po’ di fantasia, manualità e un seghetto alternativo si può fare; basta affettare
il manico di scopa come fette di salame, un’energica carteggiatura per
smussare le parti ruvide, due piccoli fori al centro praticati con il trapano e
voilà, il gioco è fatto.
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Eh si, che cosa meravigliosa l’arte del riciclo! Ora vi
saluto con un po' di nostalgia e vi do appuntamento alla prossima…ciao!
Imma
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